Vero e proprio unicum nel panorama dei musei milanesi, la collezione dei Fondi Oro è stata donata al Museo dal giurista milanese Alberto Crespi (1923-2022) ed è stata allestita dall’architetto Giovanni Quadrio Curzio. Le tavole, importante esempio di intento collezionistico unitario, riflettono lo spirito colto del collezionismo lombardo, da sempre aperto non solo alla produzione artistica locale, ma in questo caso soprattutto ad altre scuole.
Le quarantuno opere, eseguite tra Trecento e Quattrocento per lo più in ambito toscano e umbro, ma non solo, riflettono i momenti fondamentali dello sviluppo della pittura italiana, con riferimento specifico a soggetti sacri. Fra gli artisti principali i fiorentini Bernardo Daddi Nardo di Cione, Agnolo Gaddi, di formazione giottesca, Gherardo Starnina, figura emblematica del tardogotico a Firenze e i senesi Taddeo di Bartolo e Sano di Pietro, oltre ai veneti Paolo Veneziano e Lazzaro Bastiano.