Proveniente dalla villa Gernetto di Lesmo, in Brianza, il presepe è composto da circa sessanta figure sagomate, dipinte a tempera su carta e cartoncino con lumeggiature a biacca, ed è stato realizzato da Francesco Londonio (1723-1783), pittore lombardo che dedica interamente la sua attività alla pittura di genere, specializzandosi in tematiche bucoliche, con scene di vita contadina.
Il presepe è stato realizzato fra il settimo e l’ottavo decennio del Settecento, su commissione del conte Giacomo Mellerio, appassionato collezionista e proprietario della villa Gernetto dove lo stesso pittore era stato ospite. Si tratta di uno dei pochi esemplari di questo genere rimasto integro ed era destinato ad essere allestito nel periodo natalizio nel salone della Villa. Già nel corso dell’Ottocento, gli eredi fecero montare le sagome entro cornici ovali o rettangolari che furono usate come decoro stabile per i saloni della residenza brianzola.
Studi recenti inducono ad ipotizzare che le figure del “presepe del Gernetto” appartenessero in realtà a tre “presepi di carta”, probabilmente acquisiti in momenti diversi dagli antichi proprietari, ma riconducibili allo stesso ambito storico artistico.
Il presepe è giunto al Museo Diocesano attraverso un iter collezionistico facilmente ricostruibile: dai Mellerio passa ai Cavazzi della Somaglia per via di Giacomo junior (1777-1847) che, morendo senza eredi, lascia il suo patrimonio all’omonimo pronipote Cavazzi della Somaglia. Il presepe resta di proprietà di questa famiglia fino al 2017, quando Anna Maria Bagatti Valsecchi li ha generosamente donati al Museo Diocesano.
Il presepe è stato in parte restaurato e sarà esposto ogni anno in occasione del Natale.