Chiostri di Sant’Eustorgio un luogo di storia e di preghiera
Chiostri di Sant’Eustorgio un luogo di storia e di preghiera

Corso di scrittura autobiografica

Scrivere, magari privatamente o persino segretamente, di sé e della proprie emozioni, trasalimenti o consapevolezze è un’attività che accompagna non di rado almeno una fase delle nostre vite. Magari tenendo i primi diari adolescenziali, oppure scrivendo lunghe lettere ad amici con i quali si è stabilita una relazione particolarmente intensa o, ancora, in momenti difficili, di passaggio e trasformazione, di crisi, di dolore. Oppure, al contrario, di intensa felicità.

Alla fine, non siamo tutti alle prese con il costante divenire della nostra biografia? E quante volte abbiamo desiderato recuperare dalla memoria quel che siamo stati per riuscire a comprendere quel che siamo e che potremmo diventare? Di far rivivere nella scrittura emozioni, sentimenti, sensazioni anche tattili, persino odori, per vedere, e quindi analizzare e capire, esperienze vissute?

Da lettori, invece, più e più volte ci siamo sentiti preda di una curiosità indiscreta nei confronti di autrici e di autori amati, tanto più quando la materia narrata ci pareva intima: quanto starà raccontando di sé e quanto è invece pura finzione? Domande legittime a cui difficilmente si troverà risposta, poiché è impossibile separare memoria e invenzione, quanto lo è restare fedeli al ricordo se pretendiamo che questo resti immutato e integro nel tempo, alla stregua di una fotografia.
L’autobiografia, e cioè lo scrivere per sé soli, senza ambizioni di pubblicare, ansie di venir letto e giudicato, gare di stile e in generale di bravura, è un’attività interiore, di autoanalisi e dunque di conoscenza di sé.

Quando ci apriamo alla riflessione, sgombrando la mente tanto dal giudizio tanto dall’ansia di scrivere “bene”, e ci immergiamo nelle emozioni, nei ricordi, nelle contraddizioni che interroghiamo o nelle emozioni che abbiamo appena vissuto, inevitabilmente smettiamo di essere “uno”, di essere soli, di essere come gli altri ci conoscono: ci apriamo invece in modo inedito ad altri sé, sconosciuti magari fino a quel momento anche a noi stessi, e accogliamo un ospite che incontriamo per la prima volta.

Quel che conta, allora, non è la superficie, la forma, la compiutezza della pagina – la frammentarietà, l’incompiutezza saranno accolte serenamente – ma la profondità del nostro esplorare.

Per informazioni e prenotazioni

Museo Diocesano: info.biglietteria@museodiocesano.it | 02 89420019
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MUSEO DIOCESANO Martedì-Domenica: 10:00-18.00 MUSEO DI SANT'EUSTORGIO Martedì-Domenica: 10:00-18.00  
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MUSEO DIOCESANO Intero: € 9,00 / Ridotto e gruppi: € 7,00 Scuole e oratori: € 4,00 MUSEO DI SANT'EUSTORGIO Intero: € 6,00 / Ridotto e gruppi: € 4,00 Scuole e oratori: € 3,00
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