Nel 2007 il Museo Diocesano Carlo Maria Martini ha voluto realizzare una preziosa vetrina, progettata dall’architetto Antonio Piva e realizzata dal Laboratorio museotecnico di Sandro Goppion, dedicata ad ospitare le opere provenienti in origine dalla basilica dei Santi Apostoli e Nazaro Maggiore: l’antica Basilica Apostolorum voluta da Ambrogio nel IV secolo.
Questo nucleo di antichi capolavori, oggi in deposito presso il Museo, è costituito dalla capsella argentea detta di S. Nazaro e della teca di Manlia Dedalia, entrambe datate alle metà del IV secolo e risalenti alla committenza stessa di Ambrogio. Si aggiungono a queste due contenitori liturgici ornati da smalti di Limoges, testimoni preziosi della fede mediolanense nel XII-XIII secolo.
La qualità splendente delle opere rivela non solo il loro grande valore storico, ma anche una straordinaria perfezione artistica e un contenuto simbolico di inaspettata profondità legato al sentimento di fede di chi le aveva ordinate, prodotte e destinate alla funzione sacra.