La retrospettiva rende omaggio ad Inge Morath (Graz, 1923 – New York 2002), documentando un complesso lavoro inscindibilmente legato alla sua avvincente vicenda umana.
La fotografia come metodo di indagine della realtà è parte integrante della vita di Inge Morath, che riesce, con coraggio e determinazione, ad affermarsi in una disciplina all’epoca prevalentemente maschile, tanto che è costretta ad proporre i suoi primi scatti a diversi editori firmandosi con lo pseudonimo Egni Tharom. Prima donna ad essere ammessa nella leggendaria agenzia fotografica Magnum Photos, inizialmente come redattrice e poi come membro effettivo nel 1955, Inge Morath ha contribuito con il suo talento a scardinare molti pregiudizi.
Per tutta la sua vita mostra una duplice dote per la scrittura e la fotografia, che la rende una figura singolare rispetto ai suoi colleghi. Donna curiosa e instancabile, è sempre animata da una grande passione per il suo lavoro e desiderosa di relazionarsi con le persone in modo profondo. Che si tratti di persone comuni o personaggi di chiara fama il suo interesse è sempre rivolto all’essere umano in quanto tale.
Viaggia in continuazione affrontando ogni trasferta con serietà, tentando di comprendere a fondo le tradizioni e conoscere la cultura dei luoghi in cui si reca e studiandone addirittura la lingua fino ad arrivare, nel tempo, a parlare correntemente ben sette idiomi.
Le sue immagini sono fortemente descrittive e al contempo lasciano trasparire una rara capacità di analisi del contesto, e una straordinaria sensibilità generate da un infinito amore per la realtà e la verità.
Inge Morath ha la capacità di non semplificare mai ciò che è complesso, e di non complicare mai quello che è semplice. Le fotografie qui esposte sono come pagine del diario della sua vita, come lei stessa afferma: «La fotografia è essenzialmente una questione personale: la ricerca di una verità interiore».
L’esposizione, inserita nei palinsesti 2020 del Comune di Milano: Aria di Cultura e I talenti delle donne, è prodotta da Suazes, Fotohof e Magnum Photos; realizzata col supporto del Forum austriaco della cultura, col sostegno di Rinascente, media partner IGP Decaux.
Martedì / Domenica, ore 10.00-18.00
Ingresso da Piazza Sant’Eustorgio, 3
- INTORNO A INGE MORATH
APERITIVO CON LA FOTOGRAFIA
In occasione dell’esposizione, e nell’ambito dell’iniziativa Chiostro d’Estate, il Museo organizza alcuni brevi incontri dedicati alla fotografia.
Mercoledì 8 luglio: Inge Morath. La vita. La fotografia
Conversazione con Marco Minuz
Curatore della mostra
Mercoledì 15 luglio: Le dieci fotografie che hanno cambiato il mondo
Conversazione con Denis Curti
Direttore artistico della Casa dei TRE OCI, Venezia
Mercoledì 22 luglio: Il fotogiornalismo da Inge Morath ai giorni nostri
Conversazione con Barbara Silbe
Giornalista, curatore e direttore di Eyesopen! Magazine
Mercoledì 29 luglio: Introduzione alla visita della mostra
con Nadia Righi, Direttrice del Museo Diocesano
L’introduzione vuole essere sostitutiva alla visita guidata in mostra, oggi non consentita a causa delle norme restrittive dovute all’emergenza sanitaria.
Mercoledì 9 settembre: Lo Story Telling in fotografia: come costruire un racconto
Conversazione con Denis Curti
Direttore artistico della Casa dei TRE OCI, Venezia
Lunedì 14 settembre: Il mito di Fausto Coppi in quattro storie
Conversazione con Giovanna Calvenzi
Museo di Fotografia Contemporanea, Cinisello Balsamo (Mi)
Mercoledì 23 settembre: Smartphoneography: come e quanto i cellulari di nuova generazione hanno cambiato il modo di fare fotografia.
Conversazione con Barbara Silbe
Giornalista, curatore e direttore di Eyesopen! Magazine
Orario: le conferenze iniziano alle ore 19.00; durata 45 minuti circa.
Ingresso: 10 € compreso prima consumazione al Bistrot e ingresso alle mostre temporanee
Consigliata la prenotazione: info.biglietteria@museodiocesano.it